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La storia di Gweniver
La mia infanzia da bambina viziata in una delle famiglie della più altaaristocrazia drow mette in luce con relativa chiarezza quali furono lestelle che brillarono il giorno della mia nascita. Il Caos mi aveva dato una personalità d fuoco, che prima riscalda e infinebrucia; e mentre mi gngillavo tra drappi di broccato e raso, coppe diassenzio e fumi d¹oppio respiravo quotidianamente la Decadenza, mia madreadottiva. A 17 anni seguendo il capriccio del nuovo e del diverso mi avventurai nelmondo, o meglio, risolsi di uscire dalla mia casa dorata, portando come donoda parte della mia famiglia un globo di tenebra, simbolo del mio essere. Uscii allo scoperto, e meditai sul futuro. Ero arrogante e viziata, ma nonsciocca. Non avevo doti particolari, ma non riuscivo ad immaginarmi consoddisfazione a fare il soprammobile alla corte di qualche signorottolocale; tuttavia la preoccupazione di un impiego mi sfiorò appena, perchécaddi quasi subito in un sonno profondo. Era la consacrazione del Caos. Mi svegliai in una città sconosciuta, sola, straniera, ma con dentro di meun nuovo potere, che sapevo sarebbe cresciuto, e che mi avrebbe divoratocome una febbre se non lo avessi ascoltato; mi era stato dato l¹arbitrio. Lemie capacità di risanazione mi permettevano di scegliere se dare la vita ola morte: la mia mente fu inebriata da tale potere, e perfezionai la miaarte con il tempo.La mia devozione al Caos è assoluta, poiché ho trovato l¹unico padrone cheposso servire senza rinunciare a me stessa; porto in me un frammento della sua essenza. Molti mi considerano malvagia. Ma cosa è la malvagità? Se essere malvagivuol dire obbedire solo a se stessi allora io sono malvagia. Se malvagità èrinuncia, io sono al di là del bene e del male. Con queste convinzioni, e tramite oscuri cicli di morti e resurrezioni dopodieci anni acquisii la padronanza delle mie capacità: sola tra tutte ledepravazioni e le virtù mi rimaneva da imparare l¹Umiltà. E questa volta fula Decadenza a sfiorarmi con le sue nere ali. Prima di morire per mia mano un nemico per vendetta prosciugò parte del miosapere. Ed infine io, regina decaduta, compresi il valore dell¹esperienza,del sapere correlato all¹istinto. A fatica riconquistai ciò che sentivo miodi diritto, e apprezzai in ritardo ciò che avevo perso; tuttavia adessosento di aver compreso qualcosa di più, e di poter abbracciare un altroframmento delle infinite sfumature dell¹essere. Ho capito di vivere come un pendolo tra sensazioni contrastanti. Ora conoscoil mio fuoco, e lo spleen che lo armonizza. Voglio arrivare a portarli alpunto di fusione, e rivendicare al posto della bambina viziata di un tempola saggezza di chi tutto desidera conoscere e nulla rifiuta.
Gweniver |
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